domenica 2 maggio 2010

VILLA PASTA a Blevio

La villa prende nome da una delle più celebri cantanti liriche di tutto Ottocento: Giuditta Pasta, per la quale Bellini scrisse la Sonnambula. Dopo aver acquistato la Roda, la fece ricostruire dallo zio, l'architetto Filippo Ferranti che ne fece una tipica villa neo-classica dei primi decenni dell'Ottocento. L'edificio padronale e le due depandance furono collegate tra loro da un'insieme di viali che si snodano entro un giardino idilliaco ornato di grotta artificiale, statue di busti di cantanti e il grottino delle muse. Questi erano i luoghi in cui Giuditta cercava riposo volendo che fossero simili a quelli in cui trovò la gloria ovvero La Scala di Milano. Purtroppo questi luoghi sono oggi pressochè scomparsi. Solo una delle depandance è rimasta intatta oltre che parte dell'antico parco. Al suo posto sorge villa Roccabruna.

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