domenica 2 maggio 2010

VILLA BALBIANELLO a Lenno

Affacciata sulla sponda occidentale del lago di Como, villa Balbianello sorge su un promontorio boscoso, quasi una piccola penisola nelle acque lariane. Il cardinale Angelo Maria Durini edificò il complesso acquistando dal conte Gianbattista Giovio i resti di un convento francescano del XIII sec. Il prelato era un amante di lettere ed arti e riconobbe in questo splendido angolo il contesto ideale per il proprio cenacolo letterario. Il portico sovrastante il porticciolo accoglie gli ospiti con il motto "fay ce que voudrais" ("fa ciò che vuoi") e offre a loro un suggestivo e previlegiato ingresso alla casa. La splendida loggia che corona l'edificio principale dall'alto del promontorio è la vera invenzione architettonica del Balbianello. Costruita da due locali separati di arcate rivestite dal ficus repens, sapientemente potato, permette di ammirare contemporaneamente due passaggi lacustri opposti: da una parte la Tremezzina, vero cuore del Lario, dall'altra il bacino verso l'isola Comacina. Due ampie stanze affiancano la loggia, una è la biblioteca e l'altra è la sala della musica. Gli arredi del corpo padronale vennero sostituiti alla morte del cardinale quando la villa passò al nipote Luigi Porro Lambertenghi e poi a Giuseppe Arcanati Visconti con il quale la residenza tornò ad animarsi divenendo un importante salotto estivo frequentato dal Berchet, dal Giusti e perfino da Alessandro Manzoni. Nel '900 passò all'americano Butter Ames e all'imprenditore milanese Guido Montino che si dedicò al restauro non solo degli edifici ma anche del giardino. Un curatissimo viale conduce dal sagrato della piccola chiesa fino alla sommità del promontorio. Grandi platani potati "a candelabro", alternati a statue e giardini che si snodano tra tappeti erbosi delimitati da siepi. La conformazione geologica del terreno ostacolò la formazione sia di un giardino "all'italiana" che un parco romantico "all'inglese". Balbianello rappresentò quindi un vero e proprio unicum, un mondo a sè, il cui fascino è accentuato dalla perfetta fusione con il paesaggio lacustre.

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