Adagiata nelle vicinanze del lago entro un parco terrazzato si distingue anche per la possente mole. Appartenuta agli Odescalchi, fu ampliata da Felice Soave su incarico dei Passalacqua, i quali fecero costruire anche la cappella neogotica ai margini del parco, nalle quale riposano. Da uno scalone scenografico si accede all'ingresso, inquadrato da due colonne che sostengono il balconcino in pietra. Nelle sue stanze, il grande compositore Vincenzo Bellini visse il suo amore segreto con Giuditta Turina. In effetti, ancora oggi, sulla facciata esterna della villa di Moltrasio c'è un'epigrafe che dice:
" Nella quiete ospitale
di questo ameno soggiorno
VINCENZO BELLINIvenne a ispirarsi - Qui scrisse
La STRANIERA
e qui trasse le estasianti melodie
della SONNAMBULA
perchè ai posteri sia memoria del fatto"
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