
domenica 2 maggio 2010
VILLA PASTA a Blevio

VILLA MARGHERITA RICORDI a Griante
Ed ecco la villa che diede ispirazione a Giuseppe Verdi per scrivere le arie della sua Traviata: villa Margherita commissionata nel 1853 dall'editore milanese Giulio Ricordi, ancora oggi villa privata. Le sculture raffiguranti la Musica e la Poesia, la grande sala ad emiciclo affacciata sul giardino rammentano l'amore per le arti che sempre ha caratterizzato la storia della villa. Il giardino mantiene le caratteristiche dell'ottocento con le sue piante rare, le azalee, i rododendri e le rose. Il fascino di questa dimora è visibile dagli amanti delle arti di tutti i tempi tanto che si rammentano le leggendarie "serate divine", quando l'armonia dell'arte umana e le bellezze della natura attiravano chiunque passasse di lì.
VILLA CARLOTTA a Tremezzo

VILLA MELZI a Bellagio
Ecco una della più celebrate ville del lago: villa Melzi. Committente dell'intero complesso fu il duca di Lodi Francesco Melzi d'Eril, nominato da Napoleone vicepresidente della Repubblica italiana dal 1801 al 1803. Grande complesso visto che ne fanno parte la casa padronale, la cappella di famiglia, l'edificio adibito a museo e il vasto parco. Quest'ultimo merita un attenzione particolare vista la molteplicità di specie floreali e i reperti archeologici ivi presenti fra cui cimeli egiziani e romani raccolti durante la campagne napoleoniche. Nel parco è inoltre sistemata la statua di Dante Alighieri condotto per mano da Beatrice. La facciata della villa, semplice e regolare, è arricchita da una scalinata a doppia rampa e da quattro leoni di stile egizio rispettando lo stile d'inizio Ottocento. Abitata tutt'ora dagli eredi è stata proclamata monumento nazionale.
VILLA BALBIANELLO a Lenno


venerdì 30 aprile 2010
VILLA PLINIANA a Torno

VILLA PASSALACQUA a Moltrasio

" Nella quiete ospitale
di questo ameno soggiorno
VINCENZO BELLINIvenne a ispirarsi - Qui scrisse
La STRANIERA
e qui trasse le estasianti melodie
della SONNAMBULA
perchè ai posteri sia memoria del fatto"
VILLA ERBA a Cernobbio

VILLA D'ESTE a Cernobbio
Voglio iniziare il viaggio virtuale sulle ville iniziando da quella che forse è la più conosciuta sul lago: Villa d'Este. Costruita per volontà del cardinale Tolomeo Gallio tra 1557 e 1607 nasce come residenza estiva su un territorio occupato da edifici agresti. Il cardinale li inglobò grazie al progetto di Pellegrino Tiboldi. Il numero di proprietari che dalla morte del cardinale si succedette apportò molti rimaneggiamenti. Il nome tuttavia si deve alla moglie di uno di essi, principe di Galles e futuro re d'Inghilterra Giorgio IV: Maria Carolina di Brunswich. Proprietaria della villa dal 1815, probabilmente volle denominarla così in onore di un suo antenato: Guelfo d'Este. La principessa, dedita
al lusso e alle feste, allestì anche un teatro. I preziosi arredi di quest'epoca sono stati conservati. Splendido anche il parco, arricchito da un bellissimo viale con giochi d'acqua e impreziosito dal gruppo scultoreo affigurante Ercole e Lica.

Nel 1873 una società milanese trasformò la villa da abitazione privata in un lussuoso albergo, meta privilegiata tutt'ora del turismo lariano e luogo dei grandi convegni internazionali.
sabato 24 aprile 2010
LE VILLE STORICHE
Il romanticismo diede al Lario l'impronta che gli è rimasta, di grande giardino in cui addentrarsi per scovare angoli di visuale diversi. Fino al '700 era la riserva verdazzurra dei nobili comaschi o dei signori milanesi che dominavano il contado e che lungo le sponde avevano costruito i palazzi per trascorrervi le vacanze e ricevere gli amici, come il cardianale Angelo Maria Durini nella Villa Balbianello. Uomini facoltosi quindi operarono modifiche anche ai giardini all'italiana ridisegnando le aiuole che dovevano circondare le dimore come sontuose cornici. Ecco quindi Villa Olmo, la Rotonda del Pollack, Villa Amalia frequentata dal Parini e dal Foscolo.
Con il romanticismo i salotti ripresero il loro ruolo di ritrovi per letterati e artisti come quello alla Pliniana che invitava Shelley, Bryon e Stendhal. L'invasione degli stranieri modificò la geometria dei parchi, rendendo tortuosi i sentieri, collocando statue anticate e distribuendo qua e là macchie cromatiche di fiori come a Villa Melzi e a Villa Carlotta.
Con il romanticismo i salotti ripresero il loro ruolo di ritrovi per letterati e artisti come quello alla Pliniana che invitava Shelley, Bryon e Stendhal. L'invasione degli stranieri modificò la geometria dei parchi, rendendo tortuosi i sentieri, collocando statue anticate e distribuendo qua e là macchie cromatiche di fiori come a Villa Melzi e a Villa Carlotta.
Ciò che non si può perdere...
Un lago che ha avvinto sulle sue rive artisti, musicisti, letterati e che oggi accoglie stilisti della moda e studiosi di scienze fisiche. Un territori che va dall'asprezza delle montagne alte quasi fino a 2000 mt, alla riviera lariana che offre scorci di chiara impronta mediterranea con i suoi ulivi e le vigne. Alternarsi di boschi, terrazze, borghi e cittadine... ecco quello che non si può perdere!!
sabato 17 aprile 2010
Per iniziare il viaggio attraverso le bellezze artistiche e paesaggistiche del lago di Como eccone la descrizione di uno degli scrittori che più amò questo luogo: Stendhal (Henri Beyle).
"Le montagne del lago di Como sono coperte di castagni fino alle cime. I paesi, situati a mezza costa, si mostrano da lontano per mezzo dei campanili che si innalzano l di sopra degli alberi. Il rumore delle campane, addolcito dalla lontananza e dalle piccole onde del lago, vibra nelle anime addolorate. Come dipingere questa emozione? Bisogna amare le arti, bisogna amare ed essere infelici. Alle tre le nostre barche si arrestano nella darsena di casa Sommariva (ora villa Carlotta), dirimpetto della villa Melzi...
...Ci fermiamo nella villa Sfrondati (ora villa Serbelloni) che si trova nel mezzo di un bosco di grandi alberi sul promontorio scosceso che separa i due rami del lago: ha l'aspetto di una Y a picco sulle acque. A sinistra sotto i piedi e dall' altro lato del lago, abbiamo il palazzo Sommariva; a destra l'orrido di Bellano e davanti a noi dieci leghe di lago. La brezza porta di tanto in tanto fino a noi i canti dei contadini dell'altra riva. Abbiamo questo sole a picco d'Italia e questo silenzio dall'estrema calura: solamente un leggero venticello dell'est viene di tanto in tanto a increspare la superficie delle acque...
...Dopo tre rapide ore passate sul ciglio dei precipizi della villa Sfrondati, eccoci alla villa Melzi. Mi chiudo in una camera del secondo piano; là, levo lo sguardo dalla più bella vista che esista al mondo, dopo il golfo di Napoli e, fermatomi davanti al busto di Melzi, tutto preso di tenerezza per l'Italia, d'amore per la patria e d'amore per le belle arti, scrivo in fretta il riassunto delle nostre discussioni." (Stendhal, Roma, Napoli e Firenze, Parigi 1817).
giovedì 8 aprile 2010
Questo blog è nato per il corso di redazioni specialistiche del prof. Begossi. Gli appunti di tali lezioni sono consultabili su questa pagina: http://scrivere-per-il-web.blogspot.com/
Perchè il LARIO?
Ciao a tutti!! Ho pensato di dedicare questo mio blog (istituito per il laboratorio di redazioni specialistiche) alla mia terra: l' Alto LAGO DI COMO chiamato da noi Lario! Diventato popolare per le varie star che lo hanno riscoperto, questo territorio offre tanto e molto di più! Tra VILLE STORICHE e PAESAGGI incantevoli, spero di farvi scoprire una zona ancora solo parzialmente conosciuta, anche se così vicina a Milano!
Iscriviti a:
Post (Atom)