sabato 17 aprile 2010

Per iniziare il viaggio attraverso le bellezze artistiche e paesaggistiche del lago di Como eccone la descrizione di uno degli scrittori che più amò questo luogo: Stendhal (Henri Beyle).


"Le montagne del lago di Como sono coperte di castagni fino alle cime. I paesi, situati a mezza costa, si mostrano da lontano per mezzo dei campanili che si innalzano l di sopra degli alberi. Il rumore delle campane, addolcito dalla lontananza e dalle piccole onde del lago, vibra nelle anime addolorate. Come dipingere questa emozione? Bisogna amare le arti, bisogna amare ed essere infelici. Alle tre le nostre barche si arrestano nella darsena di casa Sommariva (ora villa Carlotta), dirimpetto della villa Melzi...
...Ci fermiamo nella villa Sfrondati (ora villa Serbelloni) che si trova nel mezzo di un bosco di grandi alberi sul promontorio scosceso che separa i due rami del lago: ha l'aspetto di una Y a picco sulle acque. A sinistra sotto i piedi e dall' altro lato del lago, abbiamo il palazzo Sommariva; a destra l'orrido di Bellano e davanti a noi dieci leghe di lago. La brezza porta di tanto in tanto fino a noi i canti dei contadini dell'altra riva. Abbiamo questo sole a picco d'Italia e questo silenzio dall'estrema calura: solamente un leggero venticello dell'est viene di tanto in tanto a increspare la superficie delle acque...
...Dopo tre rapide ore passate sul ciglio dei precipizi della villa Sfrondati, eccoci alla villa Melzi. Mi chiudo in una camera del secondo piano; là, levo lo sguardo dalla più bella vista che esista al mondo, dopo il golfo di Napoli e, fermatomi davanti al busto di Melzi, tutto preso di tenerezza per l'Italia, d'amore per la patria e d'amore per le belle arti, scrivo in fretta il riassunto delle nostre discussioni." (Stendhal, Roma, Napoli e Firenze, Parigi  1817).

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